And the Oscar goes to… anni 2000: arriva il premio al miglior film d’animazione

Benvenuti al quarto e penultimo capitolo del nostro viaggio attraverso le varie edizioni della Notte degli Oscar che hanno visto trionfare i lungometraggi animati Disney! Intanto, se vi siete persi gli altri capitoli, vi invito a leggerli, perché troverete interessanti curiosità! Qui trovate il primo capitolo, il secondo ed il terzo… buona lettura!

Prima vittoria: un film non Disney

Come vi avevo detto, la categoria Miglior Film d’Animazione non è esistita fino ai primi anni 2000, infatti i lungometraggi animati che erano stati nominati fino a quel momento avevano vinto sì l’Oscar, ma in altre categorie: Miglior Canzone, Miglior Colonna Sonora, Premi Speciali e così via.

Nel 2000 l’Academy introduce finalmente questa nuova categoria ma, come vi avevo preannunciato (senza fare troppi spoiler!), non fu la Disney ad inaugurarla.

Mi sembra comunque doveroso citare il film vincitore, che è comunque un simbolo della cinematografia d’animazione, amato da grandi e piccini e di cui la casa di produzione sembra sfornare sequel su sequel, ma di chi stiamo parlando?

Ebbene sì, fu l’Orco più simpatico del cinema a conquistare l’Academy e portare a casa la statuetta! Ma d’altronde è ben noto: la DreamWorks è una Signora casa di produzione, anch’essa patrimonio del cinema d’animazione, quindi tanto di cappello. Nonostante nella stessa categoria fosse candidato il film Monster & Co. della Pixar, che rimane comunque uno dei film di punta della casa Disney Pixar.

Torniamo a casa Disney!

Dopo questo piccolo Off–Topic, è il momento di tornare nel nostro ambito e fare una premessa, badate bene ai termini che uso: nei primi anni 2000, nessun classico Disney vinse l’Oscar al Miglior Film d’Animazione, nonostante le candidature; basti pensare a Lilo e Stitch, Il Pianeta del Tesoro, Koda fratello Orso o La Principessa e il Ranocchio.

E allora, direte voi, di che parliamo oggi? Ma della Pixar ovviamente!

Quella che potremmo definire come “costola” della Disney collezionò vittorie su vittorie, anno dopo anno ogni film era un successo al botteghino e di critica. Bando alle chiacchiere, iniziamo subito!

2004 – Alla Ricerca di Nemo

La Pixar esordisce alla grande agli Oscar, con quello che è diventato uno dei suoi film di punta: le avventure del pesce pagliaccio Nemo, di suo padre Marlin e della dolce Dory conquistano intere famiglie e portano un enorme successo nelle tasche della casa di produzione, tanto da collocare il film al 46º posto nella lista dei film con maggiori incassi nella storia del cinema.

Il film è diventato subito un successo di merchandising, nonché un cult nella storia della Disney Pixar, soprattutto per le tematiche che si vanno ad affrontare, dal complesso rapporto che può legare un padre e un figlio, alla problematica dei pesci chiusi in un acquario fino ad arrivare al delicato discorso del disturbo della perdita di memoria a breve termine di cui soffre Dory, affrontato in un dolcissimo modo nel sequel, arrivato 13 anni dopo.

2005 – Gli Incredibili

Con questa vittoria agli Oscar, abbiamo la rivincita della Disney Pixar sulla DreamWorks! Infatti, Gli Incredibili trionfa nella categoria Miglior Film d’Animazione contro il secondo capitolo di Shrek!

La simpatica famiglia Parr, alle prese con la doppia vita da persone normali e da supereroi, entra nelle case di tutti noi! Quanti non si sono rivisti nel rapporto tra i due coniugi o tra i fratelli? E quanti abbiamo amato i co–protagonisti, Siberius e la mitica Edna (doppiata da un’eccelsa Amanda Lear!)?

È un successo della critica, non solo grazie alla trama, ma anche per via della cura minuziosa dei dettagli, le numerose citazioni cinematografiche, la pungente ironia e la caratterizzazione dei personaggi.

Questa non è comunque l’unica statuetta che la Pixar porta a casa con questo film, infatti vince anche nella categoria Miglior Montaggio Sonoro.

2008 – Ratatouille

La Pixar torna alla vittoria con Ratatouille, il film ambientato nella bella Parigi che vede un topino insegnare a cucinare ad un aspirante chef, il maldestro quanto simpatico Linguini!

Il simpatico topo conquista i botteghini ed è un successo di critica, tanto da essere al sesto posto nella classifica dei film più visti nel 2007.

Vi cito qui di seguito una delle tante recensioni che lo colloca tra i capolavori assoluti di casa Pixar:

Dal ritmo incalzante e straordinariamente animato, Ratatouille aggiunge al canone della Pixar un’altra entrata piacevolmente divertente – e un eroe piuttosto improbabile.

Il successo del film è tale che c’è nell’aria l’idea di un sequel, chissà se la storia di Ratatouille e Linguini avrà un prosieguo.

2009 – Wall E

Wall–e non è solo un film di fantascienza su dei robot, non è solo un cartone animato, è molto di più. Ed è questo che gli ha consentito di vincere la statuetta per il Miglior Film d’Animazione.

Wall–e è, innanzitutto, un messaggio di sensibilizzazione importante, che è bene venga appreso già da piccini: l’importanza di salvaguardare il nostro ambiente, perché un domani la nostra negligenza e il nostro menefreghismo potrebbero portare danni permanenti al mondo in cui vivranno le generazioni future, di cui faranno parte i nostri lontani discendenti.

Non meno importante è la splendida storia d’amore tra i due robottini Wall–e e Eve, di una tenerezza disarmante, faranno di tutto per rimanere uniti fino alla fine, anche senza la forza delle parole, soltanto con gli sguardi.

2010 – Up

Up è il film delle emozioni: dalla gioia per la bella storia d’amore che lega Carl ed Ellie, fino alla tristezza per la dipartita di quest’ultima, l’allegria contagiosa di Roussel e il carattere burbero di Carl, il tutto che fa da sfondo alle avventure dei due protagonisti umani, accompagnati dal beccaccino Kevin e dal cane Doug.

Up è un successone, amato dai bambini e dagli adulti per la sua capacità di raccontare la nuda e cruda realtà: la vita che volge al termine, la difficoltà di andare avanti senza una persona cara, la mancanza (fisica, come nel caso di Carl o sentimentale, come nel caso di Roussel col padre).

Nonostante i buchi di trama e le incongruenze, l’Oscar è meritatissimo, perché Up e i suoi personaggi parlano a tutti noi, ci ricordano che non siamo soli, che potremo sempre trovare qualcuno (magari un po’ rompi scatole si, ma affettuoso) che ci aiuterà a sopperire una mancanza.

Up vince anche l’Oscar per la Miglior Colonna Sonora, con le sue dolcissime musiche.

2011 – Toy Story 3

Alzi la mano chi riesce a trattenere le lacrime quando guarda Toy Story 3! Mi gioco tutto che le vostre mani sono rimaste ferme in basso.

Toy Story 3 è il terzo capitolo di una saga che sembra non avere fine (a proposito, avete letto i nostri articoli su Toy Story 4? Eccoveli: primo trailer e spot Super Bowl). Tutti abbiamo pensato che questo film fosse la degna conclusione delle avventure di Woody, Buzz e dei loro amici giocattoli, che dal 1995 ci tenevano compagnia, facendoci divertire e sperare che anche i nostri giochi prendessero vita (dai, non ci credo che voi non speravate di beccare i vostri pupazzi che si facevano una briscola!).

Questo lungometraggio ci sbatte in faccia, con la delicatezza e la dolcezza che solo un film Disney-Pixar può avere, una verità difficile da accettare: stiamo diventando grandi. Se ci pensate, noi possiamo considerarci dei fratelli di Andy, siamo cresciuti con lui e con i suoi amici giocattoli e anche noi siamo cresciuti, quasi di pari passo con lui.

La Disney puntava tantissimo sulla vittoria agli Oscar di questo film, tanto da pubblicizzarlo tramite la For Your Consideration (“alla vostra attenzione“) Questa forma di campagna pubblicitaria viene ogni anno organizzata dalle compagnie cinematografiche per promuovere un loro prodotto esaltandone le qualità; in questo modo, le compagnie cinematografiche propongono delle vere e proprie candidature all’Academy. Quest’anno abbiamo visto insieme come avesse, tramite questa forma, candidato ben 5 film, ricevendo poi nominations per 8 film!

La campagna consiste in manifesti pubblicitari, annunci su riviste di intrattenimento e banner in rete, e si rivolge principalmente a un pubblico ristretto, come critici o membri dell’Academy of Motion Picture Arts and Sciences, per segnalargli un film o un’interpretazione meritevoli di essere premiati durante la cosiddetta Notte degli Oscar.

Ogni anno, i più grandi studi cinematografici ed, in misura minore anche le compagnie del piccolo schermo a loro affiliate, investono sempre di più negli annunci per la campagna For You Consideration, così da far conoscere i loro prodotti migliori. Sempre più spesso, si sta dando anche la possibilità di votare al “pubblico da casa”, perché gli Oscar si avvicino sempre di più al pensiero del pubblico. Che anche la Disney prima o poi dia questa possiblità?

Insomma, la Disney ha centrato sicuramente il suo obbiettivo, portando a casa ben due statuette: Miglior Film d’Animazione e Miglior Canzone.

Per oggi è tutto

Spero che anche oggi vi siate divertiti, io come sempre adoro parlarvi di questi film e di come e perché (secondo me) siano riusciti a vincere la statuina più ambita di Hollywood. Ma ora voglio sapere le vostre impressioni! Fatemi sapere in un commento cosa pensate di questi film e delle considerazioni da me fatte.

Io vi do appuntamento alla prossima settimana, con l’ultimo capitolo di questa rubrica che mi ha davvero appassionato e fatto conoscere tantissime chicche di cui non sapevo nulla.

Alla prossima!

Aurora
Sono un'ambiziosa studentessa universitaria innamorata da sempre della Disney; scrivere significa poter mettere nero su bianco i miei pensieri e le mie emozioni. Spero di riuscire a divertirvi, almeno quanto mi diverto io a curiosare e farvi leggere i miei articoli!
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