And the Oscar goes to… Fino al 2019, gli Oscar degli ultimi anni

Arriva il momento che preferisco: la fine del gioco” direbbe qualcuno di nostra conoscenza dai capelli blu fiammeggianti.

Siamo arrivati al capitolo conclusivo di questo percorso alla scoperta degli Oscar conquistati da casa Disney, dagli anni ’30 fino ad ora: abbiamo attraversato quasi 90 anni di storia del cinema e vi confesso di essere un po’ malinconica, perché è stato bello cercare le curiosità, conoscere dettagli che non conoscevo, trasmettervi le emozioni che mi danno questi film.

Ma avremo tempo dopo per i convenevoli, adesso bisogna chiudere in grande stile. Ma dove eravamo rimasti? Abbiamo concluso il quarto capitolo parlando di Toy Story III, che vinse l’Oscar nel 2011.

Non ci resta che andare avanti, quindi iniziamo!

2013 – Ribelle, The Brave

Ribelle, The Brave: una storia avvincente, un racconto di coraggio, intraprendenza ma anche di solitudine e debolezze. Merida è diventata, con la sua ascesa al cinema, uno dei modelli femminili assoluti della Disney, è la prima principessa a combattere per sé stessa (“Io gareggerò per ottenere la mia mano!”); ma bisogna guardare anche l’altra faccia della medaglia, cioè la Merida adolescente, che litiga con i genitori, ha a che fare con i fratellini, crea problemi e si deve rimboccare le maniche per porvi rimedio.

Grazie alla storia avvincente, la caratterizzazione dei personaggi, le ambientazioni medievali e i momenti di comicità, il film Pixar trionfa agli Oscar 2013 nella categoria Miglior Film d’Animazione.

Vi segnalo che, nello stesso anno, anche Ralph Spaccatutto concorreva per l’Oscar. Avrebbe meritato più di Merida, secondo voi?

2014 – Frozen, Il Regno di Ghiaccio

Davanti a questo film, quando si parla di premi, record e riconoscimenti, non possiamo che toglierci il cappello e inchinarci perché, che piaccia o no, è una verità assoluta che questo lungometraggio sia un fenomeno potentissimo, senza precedenti nella storia della Disney e in generale nel mondo dei film d’animazione.

Intanto, è il primo classico Disney ad ottenere un Oscar nella categoria Miglior Film d’Animazione, d’altronde nello scorso capitolo ne abbiamo parlato: di casa Disney, solo la Pixar aveva trionfato, da quando era stato istituito questo premio, almeno fino all’avvento di Elsa e Anna sul grande schermo.

Ma questa non è l’unica statuetta che Frozen porta a casa, si aggiudica anche l’Oscar alla Miglior Canzone grazie a Let It Go e pensate che erano ben 14 anni che un classico Disney non vinceva in questa categoria (vi ricordate il capitolo sul rinascimento? Grazie ad Alan Menken e alle sue musiche, era un trionfo anno dopo anno!).

Frozen è indubbiamente uno dei film di maggior successo di casa Disney: le nuove generazioni lo amano, rivedono in Elsa e Anna delle eroine e vorrebbero i mitici Olaf, Sven e Kristoff come compagni di merende. Il successo di questo film è assolutamente meritato e difficilmente tramonterà, tanto che sono stati prodotti ben due cortometraggi spin–off ed è in lavorazione un seguito, di cui anche noi abbiamo dato qualche news (qui l’articolo con il trailer).

2015 – Big Hero 6

La Disney fa doppietta e, solo un anno dopo, vince nuovamente l’Oscar per il Miglior Film d’Animazione con Big Hero 6, l’emozionante lungometraggio sui supereroi che ruota intorno alla robotica e alla tecnologia in generale.

Big Hero 6 è un trionfo di emozioni, ma soprattutto un grande esempio di amicizia e di rinascita dopo una grave perdita.

È un piccolo capolavoro, i personaggi sono adorabili e la storia è tanto commovente quanto d’ispirazione, trasmette energia e voglia di rivalsa.

Sicuramente il premio è meritatissimo, è un peccato che il pubblico tenda a sottovalutare questo lungometraggio; è vero che si discosta molto da ciò a cui eravamo stati abituati dalla Disney, ma è il bello degli anni che vanno avanti: ci si rinnova, ci si ispira a nuove storie e le nuove generazioni non avranno che da guadagnarci, ispirandosi a questo film e ai suoi protagonisti.

2016 – Inside Out

La Pixar si riprende in mano l’Oscar al Miglior Film d’Animazione con dei personaggi assolutamente fuori dal comune: i protagonisti sono, infatti, le principali emozioni che governano la vita di una ragazzina.

Gioia, Tristezza, Disgusto, Rabbia e Paura sono i cinque capisaldi di questo film: regalano delle perle davvero simpatiche, dei momenti iconici e, oltre ad essere protagonisti indiscussi, sono le spalle comiche di sé stessi!

Inside Out è un viaggio nelle nostre menti, attraverso i sentimenti più comuni provati dall’essere umano, ci ricorda che ogni momento della nostra vita è prezioso e serve a farci crescere come persone, quindi alla fine le stesse emozioni si rendono conto di essere indispensabili allo stesso modo, per la vita di Riley, la ragazzina protagonista.

L’Oscar è meritatissimo, per un film capolavoro di una profondità disarmante, che sa essere leggero senza tralasciare nessun aspetto emozionale; per non parlare della genialità che hanno avuto gli scenografi nell’ideare un vero e proprio mondo nella testa delle persone! Le nostre emozioni, i nostri ricordi, le cose che ci piacciono vivono in quella che è una città a tutti gli effetti, con dei simpatici abitanti e dei piccoli quartieri. Proprio per questo, il film era candidato anche a Miglior Sceneggiatura Originale, ma non vinse il premio.

Curiosità: in Italia, è il film Pixar che ha incassato di più, battendo Alla Ricerca di Nemo e il classico Disney Il Re Leone.

2017 – Zootropolis

Ambientato in una città ideale abitata da animali di ogni specie, dove ogni quartiere è un habitat naturale del nostro pianeta (ad esempio Tundra Town) e ogni creatura vivente ha il suo spazio nel mondo e la sua dignità, Zootropolis ha conquistato e appassionato il pubblico mondiale e, ovviamente l’Academy.

La protagonista è una coniglietta di nome Judy, piccola di statura, ma dal grande coraggio e una forza d’animo invidiabili, un personaggio femminile di ispirazione per tutte le bambine.

Questo film dà dei preziosi insegnamenti ma, oltre a questo, la sceneggiatura è davvero di qualità, la storia avvincente (forse il personaggio antagonista è un po’ scialbo, se consideriamo che genere di cattivi è riuscita a sfornare casa Disney) e i personaggi sono così antropomorfizzati da essere un perfetto specchio della realtà di noi “umani”.

L’Oscar per il Miglior Film d’Animazione è assolutamente meritato!

E, nello stesso anno, la Disney concorreva con un altro classico degli ultimi anni: Oceania, avete fatto il tifo per lei o per i protagonisti del mondo animale?

2018 – Coco

Torniamo a casa Disney Pixar parlando di quello che è, a mio avviso, il capolavoro degli ultimi anni: un tripudio di colori, emozioni, musiche e danza.

Il primo merito di questo lungometraggio, è quello di aver fatto conoscere al mondo un’importante tradizione messicana, El dìa de los muertos, ed è bellissimo quando il cinema d’animazione unisce i popoli, mostrando culture differenti e raccontando storie oltreoceano, che ci ricordano che, in fondo, viviamo tutti sotto lo stesso cielo.

Il secondo punto che vorrei affrontare con voi, riguarda il tema centrale del film: la morte. Non è un argomento semplice da trattare per gli adulti, figuriamoci per dei bambini; eppure Coco riesce ad abbattere i muri ideali che ci sono tra noi e il concetto vero e proprio di morte, è bellissimo vedere una famiglia che resta unita, nelle generazioni e nei decenni che si susseguono, questo film parla di amore in tutte le sue sfaccettature, dall’amore familiare, all’amore tra due persone, fino ad arrivare all’amore tra due amici.

La Pixar è stata in grado di colorare il mondo dell’aldilà, descrivendolo come un luogo in cui i defunti “vivono” come se non se ne fossero mai andati, restando sempre vicini ai loro cari che non li dimenticheranno mai. Davanti a questo film, non mi viene che dire grazie, perché è entrato nel cuore di tutti noi con una semplicità disarmante.

Coco fa breccia anche nel cuore dell’Academy e vince l’Oscar al Miglior Film d’Animazione, ma porta a casa anche una statuetta per la Miglior Canzone con la dolcissima e commuovente “Remember me”.

2019 – Work in progress…

Ebbene, eccoci qui alle ultime battute. Il nostro viaggio attraverso gli Oscar ai classici Disney e Pixar è giunto al termine.

La cerimonia degli Oscar 2019 sarà tra pochi giorni e non ci resta che fare il tifo per i film di casa Disney: noi vi abbiamo lasciato qualche chicca interessante sugli Oscar di quest’anno, vi consiglio di darvi un’occhiata, per non arrivare impreparati alla notte più importante di Hollywood!

A me non resta che salutarvi e ringraziarvi per avermi seguito in questo percorso, ho imparato tante cose di cui non ero a conoscenza e spero che anche voi adesso abbiate un bagaglio culturale un po’ più pesante.

Come sempre, mi fa piacere sapere i vostri pensieri e le vostre opinioni, quindi fatevi sentire!

Magic Times vi dà appuntamento al post – cerimonia degli Oscar, per commentare insieme le vittorie (sperando che ci saranno) e chiacchierare un altro po’ sui premi.

Vi abbraccio,

Aurora
Sono un'ambiziosa studentessa universitaria innamorata da sempre della Disney; scrivere significa poter mettere nero su bianco i miei pensieri e le mie emozioni. Spero di riuscire a divertirvi, almeno quanto mi diverto io a curiosare e farvi leggere i miei articoli!
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