Carnevale in casa Disney: La Principessa e il Ranocchio
Ambientato a New Orleans nei primi anni del ‘900, con la musica Jazz che fa da sottofondo sonoro, la storia de “La Principessa e il Ranocchio” si svolge proprio nel periodo di Carnevale, più precisamente nel giorno del martedì grasso.
Il fulcro della storia, infatti, inizia proprio durante una festa in maschera del martedì grasso alla villa dei La Bouff: è qui che Tiana, travestita da principessa, fa la conoscenza del principe Naveen, appena trasformato in ranocchio dallo stregone voodoo Dr. Facilier.
Ma a questa festa, facciamo anche la conoscenza della dolce Charlotte, aspirante principessa, che sogna delle “nozze da martedì grasso” col suo principe, immaginando un matrimonio indubbiamente poco sobrio e tanto festaiolo e allegro, in pieno stile Carnevale e New Orleans.
Tuttavia, proprio Charlotte è una principessa a tutti gli effetti (seppur priva del vero e proprio titolo nobiliare), in quanto figlia di Gran Papa La Bouff, nominato ogni anno Re del Martedì Grasso, sarà proprio questa figura ad avvicinare il perfido dr. Facilier a Tiana e a tutti i suoi amici.
Una festa in grande stile!
Una delle tante cose apprezzabili di questo lungometraggio animato, è sicuramente l’aria di festa che si respira dall’inizio alla fine! Complice probabilmente l’ambientazione Jazz di New Orleans, il film riesce a trascinare lo spettatore con le sue danze sfrenate e la sua musica accattivante!
D’altronde, che Carnevale sarebbe senza la musica? Lo spettatore è parte della grande festa, è come se anche noi fossimo mascherati insieme a loro, danzando e divertendoci a ritmo del sassofono e della batteria!
Nonostante i loro guai, i nostri protagonisti affrontano il viaggio divertendosi e cantando e ballando insieme, come a Carnevale!
È festa in ogni parte di New Orleans, dai battelli fino ai locali, passando per le strade e perfino nella palude, dove il coccodrillo Louis conquista tutti con la sua tromba!
Perfino nella palude è tutto una grande festa, grazie alla lucciola Ray e alla sua grande famiglia!
Insomma, non ci resta che travestirci da chi (o cosa) vogliamo, e goderci la grande festa!ù
I carri allegorici del Martedì Grasso a tema Disney
Mamma Disney non è nuova all’uso di espedienti artistici per citare le sue opere, anche in questo lungometraggio si notano facilmente i famosi “easter egg”, dei personaggi o degli oggetti di un determinato film che, in maniera del tutto casuale, tornano sulla scena di altri lungometraggi.
In questo film, come abbiamo appena detto, tutto si svolge nella giornata del martedì grasso, i produttori hanno trovato dunque un espediente molto carino per citare alcuni dei più famosi classici Disney precedenti, facendoli diventare dei carri a tema della parata di Carnevale (che noi possiamo vedere dal vivo nelle nostre città, che nelle loro sfilate propongono spesso temi Disney e Pixar):
• Una nave a noi familiare che naviga tra le nuvole: potrebbe essere proprio la Jolly Roger di Capitan Uncino, direttamente dal film Peter Pan!
• Questa figura imponente che si erge al di sopra dei ballerini è unica e sola, facilmente riconoscibile: è Tritone, il Re del Mare, papà della nostra sirenetta Ariel!
Buon Martedì Grasso a voi!
Manca ancora una settimana al martedì grasso, ma le festività di Carnevale sono già entrate nel vivo! In tutta Italia abbiamo già iniziato a mangiare chiacchiere (da me si chiamano così, e da voi che nome hanno?), ballare insieme ai ballerini dei carri che sfilano e travestirci a tema.
E voi, festeggiate il Carnevale? Vi fate anche voi trascinare dall’atmosfera allegra e spensierata, come i nostri protagonisti? Fatecelo sapere con un commento!
